I bambini comunicano con l’esterno dai loro primi istanti di vita: già dalla nascita, il neonato è infatti in grado di emettere dei segnali (pianti e vocalizzazioni) capaci di attirare l’attenzione degli adulti ed è a sua volta in grado di orientarsi in direzione di volti e voci umane. Tale interazione si fa più accentuata intorno al quarto mese, quando saranno in grado di afferrare oggetti vicini e distinguere il padre dalla madre.
Quella tra i bambini e l'esterno non è mai una comunicazione univoca e passiva perchè, per sua stessa definizione, la comunicazione prevede uno scambio di informazioni tra un individuo e un altro, tra interno ed esterno.
I primi legami significativi si sviluppano all’interno del nucleo familiare e tracciano il sentiero per lo sviluppo delle future relazioni ma esse, da sole, non sono sufficienti a sviluppare adeguate abilità sociali: l’interazione con gli altri bambini è necessaria! I genitori hanno cura di creare intorno ai loro bambini il migliore ambiente di socializzazione possibile, ricco di stimoli e di interazioni positive sapendo che le attività di gioco sono quelle più importati poichè, attraverso di esso, il bambino scopre ed entra in relazione con l’ “altro”: vengono esplorati gli spazi e i limiti (fisici e mentali), vengono gettate le basi della propria emotività e della comprensione dei bisogni propri e altrui.
Da preferire sono sicuramente i giochi di gruppo e/o di squadra e che prevedono il rispetto di regole (che aiuteranno il bambino ad imparare come gestire il proprio comportamento).
La creazione di nuovi legami permette di sperimentare la fiducia e il sostegno nell’altro: ciò vale tanto per i bambini quanto per i genitori, che incontrandosi hanno nuove opportunità di confronto, di sostegno e di creare quella “rete di sicurezza” che viene tessuta intorno ai piccoli per permettergli di crescere e sperimentare in un ambiente il più sicuro possibile!
È importante ricordarsi che il processo di socializzazione non è qualcosa di necessariamente “uguale” per tutti I bambini: ciascuno di essi ha una particolare linea evolutiva da percorrere che va sì vigilata in accordo con la linea tipica dello sviluppo, ma va anche rispettata. Cosa vuol dire? Vuol dire che è un dovere monitorare un corretto sviluppo sociale ed emotivo di nostro figlio facendo attenzione a non cadere in preoccupazioni eccessive quand’anche presentino alcune difficoltà (es. necessità di acquisire maggiore sicurezza).
L'osservazione dei bambini nel loro ambiente naturale, cioè a casa e a scuola, rappresenta uno strumento fondamentale per rilevare le informazioni necessarie a seguire e capire le loro esigenze di sviluppo. Proprio per questo l'Istituto Superiore di Sanità ha messo a disposizione della popolazione alcune linee guida sulla crescita e sullo sviluppo del bambino, che verranno riportate come allegati in questa articolo.
In caso di dubbio, la cosa migliore è sempre quella di chiedere una consulenza specialistica: in questo modo sarà possibile, una volta esposta la situazione, acquisire maggiore consapevolezza sulle abilità raggiunte dal bambino e su quelle ancora da raggiungere, avere gli strumenti necessari per monitorarle nel tempo e per godersi giorno dopo giorno le loro conquiste!
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